Scrivi un commento
al testo di Gil
Mio cielo
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Da quando il desiderio scava dentro Abito una parola mancante, un'assenza Di suoni, torna a me nuda La carne, pura nei sensi:
Segni tu l'Altrove. Ma dimmi Degli spasmi il nome: hai ferito La pelle, lembo di terra, attendo; Tu, del nome suono, mio cielo.
|
Rosa Maria Cantatore
- 21/08/2018 14:54:00
[ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]
inutile dire che sono pienamente daccordo con Laura: non cè una sola delle tue poesie che definirei meno che "bella".
Quanto è sofferta, questa ...
|
Laura Turra
- 21/08/2018 11:25:00
[ leggi altri commenti di Laura Turra » ]
Ho scritto tante volte la parola “cielo” nelle mie poesie. Una parola che amo. Una parola, un luogo sacro. Qui è l’amata che diviene “cielo”, quasi il luogo a cui rivolgersi, segno di quell’Altrove che è destino umano. Sono tutte belle le tue poesie, Gil, anche quelle dove traspaiono il dolore e la mancanza, forse le più vere. Ti abbraccio
|
|
|